Arrivati nel centro storico di Scanno il consiglio è quello di camminare per le stradine e lasciarvi incantare dai balconcini in ferro battuto, dai portali barocchi, dai numerosi archi e dalle caratteristiche cimmose. Il borgo infatti, è caratterizzato da un gioco a rincorrersi infinito tra questi peculiari elementi architettonici.
Tra un incanto e l’altro soffermatevi su due cose in particolare: gli archi, vecchie porte d’accesso inglobate dalle abitazioni a seguito dell’espansione urbanistica oppure elementi di edilizia contro i terremoti usati per collegare fra loro varie costruzioni e per conferire maggior stabilità agli edifici. Nel borgo, stando un pochino attenti, potrete scorgerne molti. Tutt’ora sono utilizzati come spazi esterni ma coperti, per moltissimi lavori domestici dalle famiglie scannesi. Uno in particolare è l’arco nei pressi della chiesa di S. Eustachio che è la più antica porta d’ingresso al paese nel suo primo nucleo.
Le cimmose invece sono le scalinate in pietra, esterne alle abitazioni, che danno accesso al primo piano. Le loro funzioni erano duplici. Per prima cosa, la classica abitazione Scannese prevedeva sempre a piano terra stalla e cantine, mentre ai piani superiori le abitazioni. Era dunque inutile e poco funzionale avere l’accesso ai locali abitativi passando per le stalle e le cantine. In oltre al di sotto delle cimmose venivano ricavati piccoli locali adibiti al ricovero di animali da cortile, principalmente polli e galline.
Archi e cimmose sono elementi architettonici di grande significato simbolico, che oggi tengono i visitatori del borgo di Scanno con gli occhi all’insù!